«Quando la nave salpa per un po’ si rimane a poppa
a guardare il molo che si allontana.
Possiamo rimanerci pochi minuti o anche un’ora,
dipende da cosa lasciamo.
Poi andiamo a prua,
e allora il vento ci si infila sotto la giacca
e ci scompiglia i capelli.
È quello il momento in cui il nuovo viaggio ha veramente inizio.»
– Paolo Ganz, “Piccolo taccuino adriatico” –
Colpisce aver vissuto sta roba qua e poi ritrovare le stesse emozioni scritte da un altro… Il mare parla una lingua che molti comprendono.
[Grazie a Siu per la segnalazija]
E’ la lingua del cuore, credo, per lo meno per coloro che la conoscono e quindi la usano per esprimersi.
Mi ha fatto piacere!
pg
Spero le nostre rotte si incrocino ancora!
Grazie a Te, Paolo
J