La preparazione della cambusa (ovvero le scorte di cibo e generi di prima necessità), dopo la preparazione della barca, è uno dei passi fondamentali per iniziare, nel modo migliore, una vacanza in barca.
Quando saremo in una rada deserta di qualche isola sperduta in mezzo al mare e la mattina ci sveglieremo senza più un cucchiaino di caffè, penseremo con triste disappunto che avremmo fatto meglio a pensare per tempo a preparare la cambusa di bordo. Mangiare bene in barca è sempre fondamentale; preparare bene la cambusa servirà ad essere pronti a preparare snack veloci per la navigazione o cenette a lume di candela per le serate in rada. Oltre ad avere sempre qualche cosa per l’aperitivo, che in barca non deve mai mancare 😉
Prima di parlare di che cosa ci servirà di cambusa è molto importante pensare a dove stivarla, onde evitare di far impazzire l’equipaggio (o peggio, i Calitano!) conil salto agli ostacoli sotto coperta. Infatti gli spazi a bordo sono sempre molto parchi e quindi dovremo cercare di ottimizzarli al meglio per non lasciar vagare in giro scatole, scatolette, preziose bottiglie ed affini.
Dovremmo pensare di trovare delle confezioni che siano ovviamente infrangibili, piccole, e se possibile mono porzione. Saranno anche preferibili le confezioni che una volta utilizzate siano facilmente riducibili per evitare di avere montagne di pattume che non potremo sbarcare fino alla prossima sosta in porto. Ad es. di solito i contenitori in vetro sono sempre accettati a bordo ma solo se contengono alcoolici!
Ecco alcuni consigli utili per preparare una “Cambusa quasi perfetta”! E’ fondamentale, prima di partire far circolare una lista a tutto l’equipaggio suddivisa fra:
- COLAZIONE
- PRANZO
- CENA
- MERENDA
- APERITIVO
Sotto ogni voce ognuno inserisce i vari ingredienti “opzionali”, così da soddisfare i gusti di tutti, come ad esempio: “Nutella, marmellata, miele, CICCIOLI, strutto, olio di semi di carruba etc etc.” e con una crocetta ciascuno barra quello che più desidererà trovare in cambusa.
A parte prepareremo un’altra lista con tutti gli ingredienti fondamentali, che sicuramente non dovranno mancare:
- Acqua
- Zucchero
- Sale
- Caffè
- Olio (bottigliette piccole se possibile)
- Aceto
- Craker secchi
- Spezie varie (peperoncino,rosmarino,pepe,timo,prezzemolo, etc etc)
- scottex
- carta igienica
- spugne per i piatti e i bagni
- detersivi (mi raccomando, marini!)
Un’altra cosa utile sarebbe predisporre, di concerto con l’equipaggio, qualche menù di massima, per ogni pasto per ogni giorno di viaggio. In pratica, se stiamo in mare 5 giorni avremo 10 pasti principali, di conseguenza se siamo in 6 persone a bordo e si è calcolato di mangiare pasta per 4 volte (pranzi o cene) basterà calcolare di prendere 100 gr a testa per 6 persona = 600gr per 4 cene/pranzi = 2,5 kg di pasta. In questo modo eviteremo di comperare 10 kg di pasta, per poi non sapere che farne.
Oltre a questi piccoli ragionamenti da brava “massaia”, sarà molto importante verificare che nessuno dell’equipaggio abbia intolleranze alimentari o ancora peggio vere e proprie allergie. Sicuramente se fossimo vegetariani non avremmo molto piacere di trovare in frigorifero solamente salami ed affettati, come sarà meglio evitare tutto ciò che possa creare allergie onde evitare di rovinarci e rovinare la vacanza a tutti.
Nel caso di traversate o tragitti in mare che non prevedano lo sbarco a terra per alcuni giorni, sarà importante premunirsi di cibi freschi a lunga conservazione, pediligendo la frutta che sia ovviamente più acerba e se possibile le verdure in confezione. Per quanto riguarda il pane è sempre meglio scegliere pani a lievitazione naturale che hanno una maggiore durata nel tempo come ad esempio il pane di altamura, il pugliese, il pane toscano senza sale, i quali rimangono morbidi per oltre una settimana se ben chiusi in un sacchetto di carta (durano ancora di più se tenuti in frigo). La frutta e le verdure come ben sappiamo si deteriorano rapidamente in barca, questo è causato dalle alte temperature e all’umidità! Il consiglio, specie se lo spazio in frigo scarseggia, è sempre quello di premunirsi di retine porta frutta da poter attaccare in zona oblò/tambucci/prese d’aria etc etc, per far si che rimangano fresche il più a lungo possibile. Dovranno anche essere controllate spesso per rimuovere eventuali parti che inizino a fare muffe o marciume, prima che intacchino anche quelle sane.
Il modo migliore per conservare spezie e odori è portare qualche piantina e tenerla a bordo. Rispettandone le esigenze (il basilico non va esposto al sole nelle ore più calde, ad es.) non solo avrete sempre un prodotto fresco che durerà a lungo, ma gli altri navigatori vi guarderanno con maggior rispetto! (un adagio che si sente spesso in porto: “Guarda, hanno il basilico in barca, sono navigatori di lungo corso!”).
Un vecchio proverbio marinaro dice “In barca ci sono solo due nemici: il freddo e la fame”, ed è verissimo che a bordo mangiare e bere bene è fondamentale, sia perché servono molte più energie di una normale giornata d’uffico, sia perché quando si è in compagnia di amici i pasti sono un momento ulteriore per stare bene insieme, incrementando condivisione e affiatamento.